Cosa sono i vapori vaginali? Ecco perché si tratta di una pratica inutile e potenzialmente dannosa

Le mestruazioni sono protagoniste di un’infinità di tabù, dicerie, leggende urbane o semplicemente disinformazione figlia di una scarsa conoscenza del nostro corpo o delle sue funzioni.

Lo stesso accade con la vagina e la vulva: anche gli organi genitali femminili sono al centro di una serie di fantasiose convinzioni che, però, possono mettere a rischio la nostra salute o comunque farci sentire male con noi stesse senza alcuna ragione.

Qualche esempio? Che l’imene si rompa solo attraverso i rapporti sessuali (falsissimo), che la vagina non debba avere alcun odore (falso, c’è da preoccuparsi solo se l’odore è sgradevole perché potrebbe esserci un’infezione in atto, una vagina sana con un regime di igiene normale ha un caratteristico odore acidulo che non è cattivo), che le labbra vaginali debbano avere un aspetto “standard” (no, la vulva è diversa da persona a persona e al di là dei gusti personali è fisiologicamente giusto così, a meno di malattie o malformazioni).

Ma veniamo al punto, perché oggi vogliamo parlarvi di una pratica che si sta diffondendo e che è non solo completamente inutile ma anche potenzialmente nociva: i vapori vaginali.

Se non ne avete mai sentito parlare, ora vi spieghiamo cosa sono.

Questa pratica consiste nel sedersi su una sorta di scatola con un buco dal quale fuoriesce vapore, spesso mischiato ad alcune erbe (tipo l’artemisia): in teoria il vapore dovrebbe arrivare all’utero pulendolo (e, già che ci siamo, pulendo anche la vagina) rilassando la persona che si sta sottoponendo a questa pratica.

La pulizia dell’utero attraverso il vapore è anatomicamente e scientificamente impossibile; a lottare contro la disinformazione che riguarda la vagina e la vulva è da anni in prima linea la dottoressa Jen Gunter, una ginecologa statunitense specializzata in medicina del dolore e disturbi vulvovaginali.

Il suo sito e il suo profilo Instagram sono una miniera d’oro per tutti coloro che sono interessati alla salute femminile: si impegna a fare informazione dando sempre riferimenti scientifici accurati.

Ebbene, la Gunter si è spesso espressa contro i vapori vaginali e per spiegarvi perché stare alla larga da questa pratica ci baseremo su un post scritto da lei nel lontano 2015 (trovate il link al post in fondo alla pagina).

Perché non serve il vapore per pulire la vagina o l’utero (ma anzi è pericoloso)

La vagina e la vulva e l’utero sono autopulenti: la parte superiore e inferiore del sistema riproduttivo femminile sono soggette a complessi meccanismi il cui obiettivo è quello di regolare l’equilibrio della salute della zona genitale; è molto, molto facile rompere questo equilibrio.

La vagina è abitata da lattobacilli, batteri buoni indispensabili per mantenere il pH acido della vagina: dalla loro presenza dipende la salute della vagina.

Esporre la vagina e la vulva a alte temperature come quelle del vapore, unite all’estratto di alcuni tipi di piante può modificare l’ecosistema della zona intima femminile, e ai lattobacilli questi cambiamenti non piacciono.

Alterazioni nel numero di lactobacilli possono causare disturbi e infezioni vaginali.

Perché la vagina non va lavata (vagina = dentro)

Viene fatta ancora molta confusione tra i termini vulva e vagina.

La vulva è la parte esterna della zona intima (piccole e grandi labbra, clitoride, monte di venere.)

La vagina, invece, è la parte interna, un condotto che dall’apertura vaginale (quella da dove esce il sangue mestruale) va fino all’utero.

Dobbiamo lavare la vulva? Certamente. Acqua tiepida e un detergente neutro sono sufficienti per una buona igiene intima.

Dobbiamo lavare la vagina? NO!

La vagina (quindi la parte interna) si pulisce da sola, è un ecosistema autonomo che non ha bisogno del nostro aiuto per mantenersi pulito.

Non c’è bisogno di inserire un dito insaponato nella vagina quando facciamo il bidet; è una pratica anzi potenzialmente pericolosa perché va a interferire con i meccanismi che fanno in modo che la vagina (quando è in salute) si pulisca da sola con il muco cervicale e i lattobacilli.

Per questo motivo, pulire la vagina col vapore è totalmente inutile e dannoso.

Perché il vapore NON può arrivare all’utero

Durante l’eiaculazione lo sperma fuoriesce a grande velocità proprio per avere più chance di arrivare all’utero: l’unico modo che il vapore avrebbe per arrivare dentro l’utero è quello di essere sparato con un getto ad alta pressione (NON fatelo, vi ferireste).

Sedersi semplicemente su una scatola che emana vapore non farà mai arrivare il vapore all’utero, perché non c’è abbastanza pressione (ripetiamo, dovrebbe essere un getto molto forte e molto diretto) per arrivare all’utero.

Perché il vapore non è il mezzo adatto per assorbire i principi attivi per via vaginale

Aggiungere erbe al vapore dovrebbe servire per fare in modo che i principi attivi di queste erbe vengano assorbiti attraverso le mucose vaginali.

È vero che le mucose vaginali possono assorbire principi attivi e mandarli in circolo, ma questo accade con creme, ovuli e altri supporti, di certo non con il vapore: le medicine assunte attraverso aerosol (con l’aria) sono efficaci quando i polmoni sono coinvolti ma la vagina e la vulva non sono in grado di inalare un principio attivo e farlo arrivare nel sistema sanguigno.

Perché l’uso di piante potrebbe scatenare reazioni allergiche

La mucosa vaginale è simile a quella all’interno del nostro naso, quindi particolarmente suscettibile se un soggetto allergico entra a contatto con un allergene in grado di scatenare una reazione del sistema immunitario.

Le piante usate per i vapori (ad esempio l’artemisia) possono contenere polline e allergeni in grado di causare una reazione allergica.

In conclusione

I vapori vaginali non sono utili al benessere femminile: non puliscono, non distendono i nervi, non hanno proprietà benefiche a livello fisico.

Possono, anzi, provocare cambiamenti nella flora batterica vaginale (causa di infezioni o disturbi) o reazioni allergiche.

Post di Jen Gunter che contiene le informazioni riportate in questo post sui vapori vaginali: https://drjengunter.com/2015/01/27/gwyneth-paltrow-says-steam-your-vagina-an-obgyn-says-dont/

Le informazioni ed i consigli offerti su questo sito assumono carattere generale e prescindono da un esame specifico di singole problematiche soggettive e, pertanto, non sostituiscono in alcun modo i consigli del vostro medico curante o specialista. I suddetti contenuti, le informazioni ed i consigli offerti non sono da intendersi, pertanto, come universalmente idonee e/o corrette, nè come diagnosi e/o prescrizioni per problemi di salute. A tale riguardo si precisa che il sito mestruazionisenzatabù.it non può essere ritenuto in alcun modo responsabile per le informazioni che dovessero rivelarsi soggettivamente inappropriate o involontariamente dannose per singoli soggetti

Di Stella Fumagalli

Classe 1986, scrivo su diversi blog dal 2011. Sono un'appassionata di scienza, femminismo, animali, film horror e tatuaggi. Amo leggere, odio cucinare, sono intollerante con chi non tollera. Stay human.

2 commenti

  1. I vapori vaginali non servono come una vaporella per pulire l’utero. Gli olii essenziali e i fitocomplessi delle erbe infuse, attraverso il vapore, vengono trattenute dalla mucosa vaginale, che è altamente assorbente. Entrando in circolo vanno ad agire sul sistema uterino in vari modi, in base alle erbe usate. Non è esoterismo, non è moda, si studia in erboristeria.
    Sulle allergie sono d’accordo, bisognerebbe sapere se l’erba usata potrebbe provocare allergia, come qualsiasi prodotto una persona decida di usare. Consultare l’erborista potrebbe essere una buona idea, ma anche un’ostetrica formata bene o un’educatrice mestruale o anche trainer olistica femminile.
    Ti consiglio di rivedere le tue conoscenze, di approfondirle e anche di provare perché è una pratica molto piacevole. Non serve la scatola col buco. Basta far bollire l’acqua in un pentolino, infondere le erbe scelte 10 min, mettersi a carponi a gambe larghe, in mezzo il pentolino, un lenzuolo attorno la vita per non far disperdere il calore e godersi il momento. Se troppo caldo, mettere un po’ di acqua fredda.
    Mai farli con le mestruazioni, meglio prima dell’ovulazione, una volta al mese
    Pensa ai vapori quando hai raffreddore. Il concetto è lo stesso.

    1. Ciao Giulia, e grazie per il commento!

      In generale, il post vuol mettere in guardia contro pratiche che vengono ‘vendute’ come vantaggiose per il benessere femminile in persone già sane. Dire a una donna senza alcun problema che può avere una vagina più pulita (o addirittura l’utero) grazie ai vapori vaginali è falso, ed è questo che mi premeva denunciare nel post.

      Se una donna con determinati problemi viene indirizzata da un* professionista sanitari* verso l’uso del vapore (in un contesto controllato) per risolvere i problemi di cui soffre, è un caso diverso (che nel post non ho contemplato perché non ho fatto ricerche a riguardo, e perché il tema che volevo trattare era un altro).

      Per quanto riguarda le informazioni contenute nel post, sono riprese da una pubblicazione della dottoressa Jen Gunter (ginecologa dal 1990 certificata sia in USA che in Canada, certificata in medicina del dolore dall’American Board of Pain Medicine e dall’American Board of Physical Medicine and Rehabilitation); la pubblicazione la trovi a questo link, insieme a tutta la bibliografia.

      Inoltre avevo cercato anche altrove; per quanto riguarda gli effetti miorilassanti legati alla temperatura, ci spostiamo un po’ rispetto all’obiettivo del post (evidenziare una pratica venduta con certe caratteristiche che invece non ha o anzi, può comportare problemi) comunque nella sezione dedicata al benessere della School of Public Health – University of California, Berkeley (al momento non riesco più ad accedere al link perché c’è un problema con la pagina, se vuoi cercarla su Google il titolo è “Is Vaginal Steaming Ever a Good Idea? | Berkeley Wellness” è indicato questo: ““What’s more, exposure to hot steam, especially if it’s prolonged, could dry out the vulva and vagina by breaking down the skin’s lipid barriers. It may also cause worse problems, as detailed in a 2019 case study in the Journal of Obstetrics and Gynaecology Canada. A 62-year-old woman engaged in vaginal steaming in an attempt to help correct her vaginal prolapse, in which the cervix protrudes through the vaginal opening. She ended up with second-degree burns to her vagina and cervix.

      Women who are pregnant have an especially elevated risk of serious problems from V-steaming. Exposure to high temperatures (such as those also experienced in saunas or hot tubs) raises a pregnant woman’s core body temperature, which can put added strain on her heart and possibly pose a risk to the fetus. It can also lead to dehydration and fainting.”

      Dr. Manuel Alvarez, direttore del Department of Obstetrics and Gynecology and Reproductive Science at Hackensack University Medical Center in New Jersey, dice: “One benefit may be that the moist heat from the steam increases blood flow to the vaginal area, though this isn’t well-studied. Considering this, a sitz bath or simply soaking in a warm tub might have the same effect.”

      Quindi, mi pare di capire, che l’effetto benefico / rilassante sia dato dalla temperatura (indipendentemente dal fatto che sia trasmessa tramite vapore o acqua); temperatura che comunque deve essere controllata, altrimenti la pratica o non fa nulla (troppo freddo) o rischia di far male (troppo calda).

      Rimane quindi il consiglio di informarsi bene prima, sapere cosa possiamo ottenere da questa pratica (o da altre il cui risultato può essere simile) e di non buttarsi sul “fai da te” ma fare sempre riferimento a uno o più professionisti/e.

      Ancora grazie di tutto!

      Stella

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